Malesia: la Politica Nazionale su Industria 4.0

Per guidare la trasformazione digitale nel manifatturiero, il 31 ottobre 2018 la Malesia ha introdotto la Politica Nazionale su Industria 4.0 (Industry4WRD).

Riqualificazione della forza lavoro, coinvolgimento inclusivo delle PMI, convergenza e adozione di tecnologie avanzate, collaborazione intelligente e strategica di pubblico e privato sono i temi principali su cui si basa Industry4WRD.

Entro il 2025 la produttività pro capite del settore dovrà aumentare del 30% e la manodopera qualificata crescere dal 18% al 35%.

La Malesia mira infatti a diventare partner strategico per la produzione intelligente e i relativi servizi in Asia Pacifico, confermandosi destinazione principale per l’industria high-tech di società globali e regionali e fornendo soluzioni totali per tecnologie avanzate grazie alla creazione di un ecosistema che favorisca la trasformazione del Paese supportando l’avanzamento delle PMI locali.

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Per Yb Datuk Ignatius Darell Leiking, Ministro Commercio e Industria, l’obiettivo è non solo di realizzare prodotti innovativi ma migliorare tutte le fasi di sviluppo del prodotto, dalla progettazione al processo produttivo attraverso la politica A-C-T (Attrarre, Creare, Trasformare): attrarre parti interessate, creare un ecosistema ideale e rendere le competenze manifatturiere pronte per il cambiamento. 

Alla base del motto “making better things while making things better” ci sono svariati fattori, tra cui il riallineamento dell’economia globale che tenga in considerazione la forte crescita dei Paesi emergenti, la rapidità dell’evoluzione tecnologia e la sua convergenza nel manifatturiero (big data, IoT, cloud computing), la conoscenza ed esperienza talentuosa per costruire il futuro, la complessità di una supply chain dinamica e senza confini geografici, la competitività globale, i regolamenti dettati anche dalla maggiore consapevolezza ambientale, il riallineamento del sistema manifatturiero con il mutato comportamento del cliente.

L’industria manifatturiera malese nell’ultimo quinquennio ha contribuito al 22% del PIL nazionale e secondo l’11° piano malese (RMK-11) è prevista una crescita costante del 5,1% annuo. Il 98,5% delle imprese manifatturiere è costituito da PMI, potenzialmente esportatrici grazie alla eCommerce Strategic Roadmap, la Digital Free-Trade Zone (DFTZ) e a nuove iniziative per le PMI.

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Il Global Manufacturing Competitiveness Index 2016 compilato da Deloitte Touche Tohmatsu poneva la Malesia in 17° posizione su 40 Paesi manifatturieri, con la previsione di risalire al 13° posto entro il 2020. Dal punto di vista tecnologico e innovativo, il Global Innovation Index 2017 della Cornell University, INSEAD e WIPO la classificava 37° su 127 Paesi a livello globale, 8° in Asia.

Negli ultimi anni la Malesia ha sofferto la concorrenza di Paesi a basso costo della manodopera tuttavia le tendenze globali presentano nuove opportunità di crescita, come il trasferimento di siti produttivi cinesi e nord asiatici nella regione Asean, la creazione di vantaggio competitivo basato sulla manodopera qualificata e maggiormente produttiva, l’investimento in tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la qualità dei prodotti.

Il Readiness for the Future of Production Report 2018, pubblicato dal World Economic Forum (WEF) e A.T. Kearney, vede la Malesia nel quadrante dei leader, dove si trovano Paesi con una forte base produttiva e ben posizionati per il futuro. Da notare che Malesia e Cina sono gli unici due Paesi del quadrante con salari non elevati. Per quanto riguarda la Malesia, i fattori trainanti per Industria 4.0 sono individuati nella tecnologia, risorse umane, connessioni e commercio globale, tessuto istituzionale.

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Nella regione ASEAN le imprese malesi sono attualmente le più specializzate in automazione e attrezzature di processo per l’industria elettrica ed elettronica.

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