Plastica, scommessa sostenibile nel 2019

Il 2018 si è chiuso in positivo per il settore delle macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma.

Le elaborazioni statistiche di Amaplast, l’Associazione che raggruppa circa 160 imprese del settore, evidenziano che, a fronte di una produzione sostanzialmente invariata (4.700 milioni di euro, +0,6%), nel 2018 l’import è aumentato del 3,1% (1 miliardo) e l’export è calato lievemente (1,5%) a 3,26 miliardi. Il mercato interno ha assorbito 2,44 miliardi (+4,7%).

Il riciclo di materie plastiche post-consumo, secondo i dati forniti da Corepla, cresce a un ritmo del 9,7% superando nel 2018 le 643.000 tonnellate.

Amaplast export 2016 18 aree geografiche rapporto 2018

Per il 2019, dopo otto anni di crescita, Amaplast prevede un’inversione di marcia, con mercato interno ed export in calo quale conseguenza delle attuali politiche protezionistiche di alcuni Paesi, l’incertezza sulla Brexit nonché le tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Il Rapporto di Settore Amaplast, per il 2019 indica andamento debole sui mercati europei cui si contrappone la tenuta del Nordamerica. Da non sottovalutare gli effetti di un eventuale inasprimento del protezionismo americano, la debole ripresa del Brasile, dove si è intensificata la presenza cinese, e il negativo contesto argentino. Andamento altalenante negli altri Paesi, con la volatilità dei Paesi Nord Africani tradizionali ma mercati africani emergenti all’orizzonte, il Medio Oriente segnato da instabilità economica per Arabia Saudita, UAE e Iran, la debole progressione per l’Estremo Oriente, con la Cina in frenata, e l’India potenzialmente in vantaggio.

Un mercato in costante crescita è la Corea del Sud, che ha rafforzato anche la propria posizione nell’export. Indonesia, Tailandia e Vietnam sono di più difficile interpretazione.

Di grande attualità sono i temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, che hanno minato il gradimento della plastica quale materiale di uso quotidiano. Questo è anche il cavallo di battaglia dei big del settore, che stanno investendo nello sviluppo di nuovi polimeri o macchine avanzate in grado di trasformare bioplastiche.

Secondo indiscrezioni nei primi mesi dell’anno le imprese tedesche avrebbe registrato un calo del 30% degli ordinativi di macchine a iniezione dovuto alla crisi del settore automotive.

Per il biennio 2019-21 è stato eletto presidente Dario Previero (Previero N.), coadiuvato dai due vice-presidenti Gabriele Caccia (Syncro) e Massimo Margaglione (Gefit).