Tailandia in ripresa nel 2015

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Dopo l'insediamento del governo militare e la brusca frenata dell'economia, nel 2015 la Tailandia ricomincerà a crescere al ritmo del 3,5%, con consumi pubblici in aumento del 5,6% e privati del 2,6%, mentre per gli investimenti totali si prevede +5,8%. L'export dovrebbe segnare +4% e l'import +5%.

Sono questi i dati contenuti nel recente rapporto trimestrale Deloitte Touche Tohmatsu Jaiyos che preannuncia una possibile crescita del PIL intorno al 4-5% a partire dal 2016 in seguito all'implementazione delle riforme.

Tra i principali settori industriali figurano l'industria automobilistica ed elettronica.

A livello mondiale la Tailandia è il 13° produttore di vetture e conta circa la metà di tutta la produzione dell'area ASEAN. Il mercato automotive tailandese è dominato dall'industria automobilistica giapponese: lo scorso anno Toyota deteneva una quota di mercato del 37%, seguita da Isuzu (18%) e Honda (12%). Nel 2014 la produzione di vetture è scesa a 2 milioni di unità (-21%), di cui il 54% destinate all'export, in seguito alla recessione globale e alla contrazione del mercato interno (-35% a novembre 2014). Il paese si conferma tuttavia strategico per il settore, che può contare sull'introduzione di incentivi alle vetture ecologiche nonché sulla presenza di numerosi produttori di componenti, fattori che fanno presagire nel 2015-16 una crescita del 16% della capacità produttiva.

L'industria elettronica tailandese si trova ad affrontare sfide competitive che, unitamente all'incertezza della domanda, generano un tasso di crescita del 2% a partire dal 2015. Smartphone e tablet erodono quote di mercato mentre prosegue la crescita dell'industria degli elettrodomestici, destinati essenzialmente ai mercati dell'Asia-Pacifico.

L'agenda di riforme economiche in area ASEAN proseguirà anche in Myanmar (Birmania), che nel 2015 dovrebbe crescere del 6,7% anche se fare business è ancora problematico. Il rapporto Deloitte Touche indica una crescita del 9% dei consumi governativi e del 4,1% di quelli privati. Per gli investimenti si prevede una crescita del 14,2% ma i redditi restano ancora bassi. L'export (+11,8%) beneficerà delle esplorazioni offshore di GLN mentre l'import continuerà a marciare spedito (+24%) trainato dalle grandi opere infrastrutturali così come nei settori oil & gas, energia, minerario e telecomunicazioni.

Tra i paesi ASEAN, il Vietnam nel 2015 beneficerà di maggiori investimenti (+8%) e consumi privati (+6%) così come della ristrutturazione del sistema bancario, con la conseguente crescita del PIL del 6%. Deloitte Touche stima un aumento del 12,6% delle esportazioni grazie agli investimenti esteri nell'elettronica e del 13,6% delle importazioni. Si prevede inoltre la privatizzazione parziale di oltre 400 aziende statali e il rafforzamento dei legami con gli USA.