Macchine utensili tedesche: +3% nel 2015

Martin Kapp VDW

Nel 2015 la produzione tedesca di macchine utensili crescerà del 3% quale conseguenza delle variazioni del tasso di cambio a favore degli investimenti.

E' quanto sostiene la VDW (Associazione dei costruttori tedeschi di machine utensili) basandosi su uno studio condotto dal partner Oxford Economics, che ha preannunciato un miglioramento dell'attività globale di cui beneficeranno l'industria automotive e il settore della progettazione meccanica (70% della produzione totale di macchine utensili).

Alla ripresa contribuirà anche il processo di re-industrializzazione statunitense, che dovrebbe influire positivamente sull'industria automobilistica, aeronautica e delle costruzioni, con conseguente crescita a due cifre delle esportazioni tedesche.

La domanda europea, colpita duramente dalle conseguenze delle sanzioni in Russia, dovrebbe riprendere moderatamente nel 2015.

Nel 2014 i consumi asiatici si sono stabilizzati grazie a Cina e Corea, con una recente crescita di ordini incassati dai produttori tedeschi.

Nel 2014 l'industria tedesca della macchina utensile ha registrato il primo calo nel triennio (14,4 miliardi di euro pari a -1%). Le esportazioni sono diminuite di 8,9 miliardi di euro mentre le esportazioni in Europa sono cresciute dell'1%. Asia e America hanno contato per il 67% dell'export tedesco. Le importazioni sono cresciute del 4%, rappresentate da circa il 70% di prodotti europei, con la Svizzera come principale fornitore.

La capacità produttiva tedesca è rimasta elevata (mediamente 90,1%) e l'occupazione stabile, con una forza lavoro di 71.600 addetti.

Le preoccupazioni maggiori sono riposte nel mercato russo (500 milioni di euro, 5,5% del settore), che dal 2013 risente della debolezza nella crescita, minore interesse da parte degli investitori, crescenti tassi di interesse, caduta libera del rublo e contemporanea contrazione della produzione industriale. Per i costruttori tedeschi gli ordini dalla russia si sono dimezzati.