Brasile, Enel investe nell'energia

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Per il Ministero dell’industria, del commercio estero e dei servizi (MDIC) le statistiche relative alla crescita delle importazioni di beni in Brasile indicano una ripresa dell’attività industriale brasiliana e, soprattutto, degli investimenti.

A ottobre 2017 le consegne di beni intermedi, che rappresentano il 60% dell’import, sono aumentate del 7,9% (11,1% nei primi dieci mesi dell’anno) evidenziando la buona salute dell’import globale e sottolineando la ripresa economica del Paese; le spedizioni totali sono aumentate del 14,5% a ottobre e del 9,1% nel periodo gennaio – ottobre.

Un altro indicatore della ripresa si ritrova nella crescita a ottobre del 18,7% delle spedizioni di beni strumentali (terzo mese consecutivo in positivo dopo il +6,6% di agosto e +34,5% di settembre) rilevato in particolare nei segmenti della carta e cellulosa, generazione e trasmissione di energia, attrezzature per il trasporto industriale.

L’indice dell’attività economica della Banca Centrale (IBC-Br), positivo per il terzo trimestre consecutivo, contribuisce a prevedere una crescita del PIL dello 0,7% nel 2017, arrotondata all’1% secondo le previsioni del Ministero delle Finanze brasiliano.

Secondo l’indagine quadrimestrale di IHS Markit, produttori e fornitori di servizi si aspettano un aumento degli ordinativi nei prossimi dodici mesi. Le aziende brasiliane intendono ampliare l’attività assumendo nuova forza lavoro mentre i produttori spenderanno di più sia in termini di investimenti sia di ricerca e sviluppo anche in risposta alla domanda favorevole e all’economia domestica più positiva. Per IHS Markit le prospettive di crescita in Brasile restano dunque elevate nonostante la persistente preoccupazione per le questioni politiche, che dovrebbero risolversi con le prossime elezioni presidenziali.

A novembre il presidente brasiliano Michel Temer ha annunciato oltre 7.400 progetti nell’ambito del programma ‘Time to Move Forward’, destinati a porre fine a inefficienza e sprechi in diversi settori, quali infrastrutture, mobilità, immobiliare ed energia. Si prevede che i progetti, che richiedono un investimento stimato di 130 miliardi BRL, siano ultimati entro il 2018.

Anche gli investitori stranieri scommettono sul Brasile. Prima tra tutti, a novembre Enel ha annunciato investimenti per 1,8 miliardi di euro nel prossimo triennio dopo l’acquisizione della società di distribuzione elettrica Celg nello stato del Goias e dell'impianto idroelettrico di Volta Grande nel Minas Gerais: 1,5 miliardi di euro saranno investiti nella distribuzione e 300 milioni in progetti su rinnovabili (eolico e fotovoltaico) e sistemi digitali. In totale Enel ha preventivato investimenti per 5,3 miliardi di euro nella digitalizzazione dei diversi processi.

Il Brazilian Institute of Economics of Fundação Getulio Vargas prevede che nel 2018 gli investimenti crescano del 3,5%, trainati da macchinari e attrezzature (che dovrebbero salire del 10%), mentre il settore costruzioni segnerà una lieve ripresa su cui influisce l’incertezza del quadro elettorale. Nel 2018 il PIL dovrebbe crescere del 2,5 – 3% segnando una ripresa graduale dell’economia brasiliana.