Vietnam, opportunità da non perdere

Vietnam_visita_industria_beverage_Party General Secretary Nguyen Phu Trong

Il Vietnam ha tutte le carte in regola per essere considerato un 'mercato a elevato potenziale': economia dinamica, investimenti in crescita e una classe emergente di nuovi consumatori. Nel 2013 il PIL è aumentato del 5,4%, l'inflazione è calata e le riserve in valuta aumentate.

Dall'inizio dell'anno, con l'adozione della nuova costituzione, il governo appare più aperto a un'economia di mercato.

Il Vietnam è considerato tra i più competitivi Paesi asiatici per il buon livello di istruzione, la manodopera giovane, la concentrazione di industrie con esperienza, la presenza di parchi industriali organizzati e a costi contenuti.

Tra le criticità, si segnalano i rischi di mancato pagamento per le controparti bancarie e corporate nonché la carenza di infrastrutture per il settore energetico e stradale.
SACE, che ha siglato un accordo con Vietinbank, la seconda banca commerciale vietnamita, sta valutando nuove operazioni per 90 milioni di euro, in vista del grande potenziale di crescita nella meccanica strumentale (29% del nostro export) ma anche nella moda, costruzioni, mezzi di trasporto e apparecchiature per energia.

A fine 2013 si contavano 53 progetti di investimento italiani per 294,2 milioni USD, di cui 33 di proprietà interamente italiana. Tra le società che hanno investito figurano Eni, Piaggio, Datalogic, Ariston, Bonfiglioli, Perfetti Van Melle, Mapei, Medexpo, Microlys, Cronet. Sono inoltre presenti uffici di rappresentanza di 28 aziende, tra cui Ansaldo, Danieli, Tenova, Iveco, Prysmian e Savio.

Dalle statistiche SACE emerge che il Vietnam è il 5° mercato per l'Italia nel Sud Est asiatico. Nel 2013 abbiamo esportato beni per 674 milioni di euro (+34,6% nell'ultimo anno) ponendoci al 10° posto nella classifica dei paesi esportatori nel Paese, terzi in Europa dopo Germania e Francia. Ma le esportazioni europee rappresentano solo il 5% delle importazioni complessive del Vietnam (113,7 miliardi USD nel 2012).

Per Sace se l'export italiano crescesse in linea con i tassi di crescita delle importazioni vietnamite (16% tra il 2014 e il 2018), nel 2018 le imprese italiane potrebbero esportare nel Paese per 1,4 miliardi di euro.

A oggi si esportano principalmente rubinetti, valvole e compressori, motori, turbine e macchinari per la refrigerazione, per le costruzioni e il petrolifero. Importanti opportunità si stanno aprendo per il settore packaging, grazie allo sviluppo di un'industria di trasformazione alimentare in un paese ricco di prodotti agricoli. Potenzialmente interessanti anche le aperture per i macchinari medicali e ospedalieri.